architetto e scrittore romano, a inventare, nel 1° secolo avanti Cristo, la ruota ad asse orizzontale conosciuta come ruota vitruviana. Con la ruota vitruviana si espande la potenza della macchina adattandosi al sito captando il flusso presente ed adeguandosi al salto per cui l’efficacia è maggiore.
Più antiche sono le Retricine (ruote ad asse verticale) che risalgono al 3° secolo a.C.. Questo tipo di ruota, che fa 200/300 giri al minuto, sviluppa un’energia sufficiente per una macina, sfruttando solo l’acqua necessaria e un salto fisso.
Nel tempo la ruota è stata usata nei mulini per macinare, come maglio nelle fucine per battere il ferro e nelle industrie tessili per far funzionare i vari macchinari.